
Nel giudizio di divorzio, revocato dal Tribunale di Sciacca, all’udienza Presidenziale, l’assegno di mantenimento di cui godeva la moglie a seguito di separazione consensuale.
1 Luglio 2021
di: Francesco Cacioppo
Il Tribunale di Sciacca, all’udienza Presidenziale tenutasi in seguito all’introduzione del giudizio di divorzio, ha revocato l’assegno di mantenimento di € 1.200,00 mensili goduto dalla moglie a seguito di giudizio di separazione consensuale, accogliendo le tesi difensive del marito.
Gli Avv.ti Luigi La Placa e Claudio Alongi in difesa del marito, in seguito all’ introduzione di giudizio di divorzio, richiamando la Sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite che hanno adottato una linea interpretativa di totale rottura rispetto al passato e l’ulteriore giurisprudenza di legittimità in ordine ai criteri e le valutazioni determinanti in materia di assegno divorzile, hanno sostenuto, fornendone prova, che alla moglie, in assenza di figli, tenuto conto dell’età, della sua capacità lavorativa e dell’effettivo lavoro svolto, andava revocato il cospicuo assegno di € 1.200,00 mensili a titolo di mantenimento fino a quella data goduto e corrisposto dal marito.
Il Tribunale, in accoglimento delle tesi difensive degli Avv.ti Luigi La Placa e Claudio Alongi, ha revocato il cospicuo assegno di mantenimento versato dal marito alla moglie fino a quella data.
1 Luglio 2021
di: Francesco Cacioppo
Il Tribunale di Sciacca, all’udienza Presidenziale tenutasi in seguito all’introduzione del giudizio di divorzio, ha revocato l’assegno di mantenimento di € 1.200,00 mensili goduto dalla moglie a seguito di giudizio di separazione consensuale, accogliendo le tesi difensive del marito.
Gli Avv.ti Luigi La Placa e Claudio Alongi in difesa del marito, in seguito all’ introduzione di giudizio di divorzio, richiamando la Sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite che hanno adottato una linea interpretativa di totale rottura rispetto al passato e l’ulteriore giurisprudenza di legittimità in ordine ai criteri e le valutazioni determinanti in materia di assegno divorzile, hanno sostenuto, fornendone prova, che alla moglie, in assenza di figli, tenuto conto dell’età, della sua capacità lavorativa e dell’effettivo lavoro svolto, andava revocato il cospicuo assegno di € 1.200,00 mensili a titolo di mantenimento fino a quella data goduto e corrisposto dal marito.
Il Tribunale, in accoglimento delle tesi difensive degli Avv.ti Luigi La Placa e Claudio Alongi, ha revocato il cospicuo assegno di mantenimento versato dal marito alla moglie fino a quella data.