Udienza
privata dal Papa in occasione dei 70 anni dell’UCIIM
Sabato 14 marzo alle ore 12, nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre ha ricevuto in Udienza i Membri dell’Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori Medi
di: Vita Di Campo
L’UCIIM, ha appena festeggiato i suoi 70 anni e lo ha fatto con “una tre giorni celebrativa”, organizzata a Roma in collaborazione con il MIUR e culminata sabato 14 Marzo con un’Udienza Privata dal Pontefice. Nei primi due giorni si è tenuto il convegno dal tema “UCIIM 70 anni da protagonisti al servizio della persona, della scuola e della società; mentre il venerdì pomeriggio è stato intitolato un corridoio del MIUR al fondatore dell’UCIIM Gesualdo Nosengo. Durante l’Udienza, numerose sono state le profonde esternazioni del Pontefice rivolte ai docenti, ai quali il Santo Padre si è rivolto con l’onorevole appellativo di “colleghi”, valorizzandoli quali elemento fondamentale del percorso formativo ed umano, che tende alla formazione integrale dei futuri cittadini. “Cari colleghi e colleghe, - esordisce il Santo Padre, dopo il saluto rivoltogli dalla presidente nazionale dell’UCIIM Rosalba Candela - permettetemi di chiamarvi così, perché anch’io sono stato insegnante come voi e conservo un bel ricordo delle giornate passate in aula con gli studenti. Insegnare è un lavoro bellissimo. Peccato che gli insegnanti siano malpagati. Perché non c’è soltanto il tempo che spendono per fare scuola, poi devono prepararsi, poi devono pensare ad ognuno degli alunni: come aiutarli ad andare avanti. E’ un lavoro malpagato, - prosegue - ma bellissimo perché consente di veder crescere giorno dopo giorno le persone che sono affidate alla nostra cura. È un po’ come essere genitori, almeno spiritualmente. E’ anche una grande responsabilità! Insegnare è un impegno serio, che solo una personalità matura ed equilibrata può prendere.” Il Santo Padre ha poi ricordato agli insegnanti di amare i più difficili. Porre maggiore attenzione per i più deboli. “Non può mancare fra i compiti dell’UCIIM quello di illuminare e motivare una giusta idea di scuola, oscurata talora da discussioni e posizioni riduttive. La scuola è fatta certamente di una valida e qualificata istruzione, ma anche di relazioni umane, che da parte nostra sono relazioni di accoglienza, di benevolenza, da riservare a tutti indistintamente. Anzi, il dovere di un buon insegnante – a maggior ragione di un insegnante cristiano – è quello di amare con maggiore intensità i suoi allievi più difficili, più deboli, più svantaggiati. Non sono mancati gli appelli del Papa: “A voi chiedo di amare di più gli studenti “difficili”, quelli che non vogliono studiare, quelli che si trovano in condizioni di disagio, i disabili , gli stranieri, che oggi sono una grande sfida per la scuola.” La Scuola deve rappresentare “un riferimento positivo”. E’ necessario che i giovani trovino nella scuola un riferimento positivo. Essa può esserlo o diventarlo se al suo interno ci sono insegnanti capaci di dare un senso alla scuola, allo studio e alla cultura, senza ridurre tutto alla sola trasmissione di conoscenze tecniche ma puntando a costruire una relazione educativa con ciascuno studente, che deve sentirsi accolto ed amato per quello che è, con tutti i suoi limiti e le sue potenzialità”. “Occorre infondere valori, - insiste il Papa, - e il docente deve essere mediatore di armonie. In questa direzione il ruolo dell’insegnante è quanto mai necessario”. “Insegnate con passione e siate testimoni di vita e di speranza”. Il Papa esorta a non perdere mai la passione: “La vostra presenza qui oggi – continua Papa Francesco - è la prova che avete quelle motivazioni di cui la scuola ha bisogno. Vi incoraggio a rinnovare la vostra passione per l’uomo, non si può insegnare senza passione. Mai, e poi mai chiudere una porta, spalancarle tutte, perché gli studenti abbiano speranza.” Durante l’udienza è stato donato al Santo Padre un quadro della docente monrealese Pina Cirino. L’artista, docente della Pietro Novelli e socia della sezione di Monreale, ha voluto fare dono al Santo Padre di una sua opera: l’olio su tela dall'emblematico titolo “Soffio di vita”, che è stato esposto al pubblico, prima che il Pontefice desse l’avvio all’Udienza, suscitando apprezzamenti generali. Un’opera dal forte impatto emotivo, in cui il volto del Cristo espande la sua mistica aurea attraverso l’alito trascendentale che fonda insieme volti di donna, educatrici in un mondo che necessita di introspezione e di accoglienza, mostrando nelle forme e nei colori una sorta di “ideale legame” con ciò che successivamente ha sottolineato il Pontefice: “una scuola che non parli solo alle menti, ma anche ai cuori, accogliendo e valorizzando in toto tutte le diversità peculiari in essa presenti”. Una copia in stampa dell’opera è stata inoltre omaggiata alle autorità del Miur presenti. La Presidente Nazionale dell’UCIIM, Rosalba Candela, ha consegnato un attestato di merito all’artista Pina Cirino, per la sua oper, ed al Maestro Giuseppe Tamburello, che ha coordinato un coro che si è esibito coinvolgendo una rappresentanza dell’UCIIM Sicilia e Calabria. Per il maestro Tamburello, l'attestato di merito è stato assegnato soprattutto per la composizione dell'Inno cantato al Papa il cui testo, oltre ad essere stato da lui musicato, è stato scritto assieme alle colleghe M.Candela, E. Caracci, S. Caruso e L. La Rocca. E’ stata una giornata speciale, un momento toccante in cui il Santo Padre ha rivolto una particolare attenzione agli insegnanti attraverso una lezione di profonda umanità, una lezione di inclusione delle culture, delle personalità e delle diversità, che sono tutte complementari nel concetto del “prossimo tuo” e che si regge su un’unica parola: “passione”. Forti sono state le emozioni di tutti gli associati UCIIM che erano presenti all’Udienza, che hanno vissuto così un momento spirituale importante che ha ristorato e commosso le loro anime. Un successo meritato grazie alle sinergie tra la Presidente Nazionale, Rosalba Candela, la Vice Presidente Vicaria, Anna Bisazza, la Presidente Regionale, Chiara Di Prima e tutto l’ufficio di presidenza; un apprezzamento particolare è stato rivolto alla Presidente Regionale, Chiara Di Prima, Dirigente Scolastico della “Pietro Novelli” di Monreale, per il cospicuo e prezioso contributo nell’aver coordinato molti momenti dell’iter celebrativo, per l’impegno profuso in tutte le fasi di preparazione nonché per aver egregiamente raccordato tutte le sezioni siciliane.
Pubblicato il 19 marzo 2015
Sabato 14 marzo alle ore 12, nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre ha ricevuto in Udienza i Membri dell’Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori Medi
di: Vita Di Campo
L’UCIIM, ha appena festeggiato i suoi 70 anni e lo ha fatto con “una tre giorni celebrativa”, organizzata a Roma in collaborazione con il MIUR e culminata sabato 14 Marzo con un’Udienza Privata dal Pontefice. Nei primi due giorni si è tenuto il convegno dal tema “UCIIM 70 anni da protagonisti al servizio della persona, della scuola e della società; mentre il venerdì pomeriggio è stato intitolato un corridoio del MIUR al fondatore dell’UCIIM Gesualdo Nosengo. Durante l’Udienza, numerose sono state le profonde esternazioni del Pontefice rivolte ai docenti, ai quali il Santo Padre si è rivolto con l’onorevole appellativo di “colleghi”, valorizzandoli quali elemento fondamentale del percorso formativo ed umano, che tende alla formazione integrale dei futuri cittadini. “Cari colleghi e colleghe, - esordisce il Santo Padre, dopo il saluto rivoltogli dalla presidente nazionale dell’UCIIM Rosalba Candela - permettetemi di chiamarvi così, perché anch’io sono stato insegnante come voi e conservo un bel ricordo delle giornate passate in aula con gli studenti. Insegnare è un lavoro bellissimo. Peccato che gli insegnanti siano malpagati. Perché non c’è soltanto il tempo che spendono per fare scuola, poi devono prepararsi, poi devono pensare ad ognuno degli alunni: come aiutarli ad andare avanti. E’ un lavoro malpagato, - prosegue - ma bellissimo perché consente di veder crescere giorno dopo giorno le persone che sono affidate alla nostra cura. È un po’ come essere genitori, almeno spiritualmente. E’ anche una grande responsabilità! Insegnare è un impegno serio, che solo una personalità matura ed equilibrata può prendere.” Il Santo Padre ha poi ricordato agli insegnanti di amare i più difficili. Porre maggiore attenzione per i più deboli. “Non può mancare fra i compiti dell’UCIIM quello di illuminare e motivare una giusta idea di scuola, oscurata talora da discussioni e posizioni riduttive. La scuola è fatta certamente di una valida e qualificata istruzione, ma anche di relazioni umane, che da parte nostra sono relazioni di accoglienza, di benevolenza, da riservare a tutti indistintamente. Anzi, il dovere di un buon insegnante – a maggior ragione di un insegnante cristiano – è quello di amare con maggiore intensità i suoi allievi più difficili, più deboli, più svantaggiati. Non sono mancati gli appelli del Papa: “A voi chiedo di amare di più gli studenti “difficili”, quelli che non vogliono studiare, quelli che si trovano in condizioni di disagio, i disabili , gli stranieri, che oggi sono una grande sfida per la scuola.” La Scuola deve rappresentare “un riferimento positivo”. E’ necessario che i giovani trovino nella scuola un riferimento positivo. Essa può esserlo o diventarlo se al suo interno ci sono insegnanti capaci di dare un senso alla scuola, allo studio e alla cultura, senza ridurre tutto alla sola trasmissione di conoscenze tecniche ma puntando a costruire una relazione educativa con ciascuno studente, che deve sentirsi accolto ed amato per quello che è, con tutti i suoi limiti e le sue potenzialità”. “Occorre infondere valori, - insiste il Papa, - e il docente deve essere mediatore di armonie. In questa direzione il ruolo dell’insegnante è quanto mai necessario”. “Insegnate con passione e siate testimoni di vita e di speranza”. Il Papa esorta a non perdere mai la passione: “La vostra presenza qui oggi – continua Papa Francesco - è la prova che avete quelle motivazioni di cui la scuola ha bisogno. Vi incoraggio a rinnovare la vostra passione per l’uomo, non si può insegnare senza passione. Mai, e poi mai chiudere una porta, spalancarle tutte, perché gli studenti abbiano speranza.” Durante l’udienza è stato donato al Santo Padre un quadro della docente monrealese Pina Cirino. L’artista, docente della Pietro Novelli e socia della sezione di Monreale, ha voluto fare dono al Santo Padre di una sua opera: l’olio su tela dall'emblematico titolo “Soffio di vita”, che è stato esposto al pubblico, prima che il Pontefice desse l’avvio all’Udienza, suscitando apprezzamenti generali. Un’opera dal forte impatto emotivo, in cui il volto del Cristo espande la sua mistica aurea attraverso l’alito trascendentale che fonda insieme volti di donna, educatrici in un mondo che necessita di introspezione e di accoglienza, mostrando nelle forme e nei colori una sorta di “ideale legame” con ciò che successivamente ha sottolineato il Pontefice: “una scuola che non parli solo alle menti, ma anche ai cuori, accogliendo e valorizzando in toto tutte le diversità peculiari in essa presenti”. Una copia in stampa dell’opera è stata inoltre omaggiata alle autorità del Miur presenti. La Presidente Nazionale dell’UCIIM, Rosalba Candela, ha consegnato un attestato di merito all’artista Pina Cirino, per la sua oper, ed al Maestro Giuseppe Tamburello, che ha coordinato un coro che si è esibito coinvolgendo una rappresentanza dell’UCIIM Sicilia e Calabria. Per il maestro Tamburello, l'attestato di merito è stato assegnato soprattutto per la composizione dell'Inno cantato al Papa il cui testo, oltre ad essere stato da lui musicato, è stato scritto assieme alle colleghe M.Candela, E. Caracci, S. Caruso e L. La Rocca. E’ stata una giornata speciale, un momento toccante in cui il Santo Padre ha rivolto una particolare attenzione agli insegnanti attraverso una lezione di profonda umanità, una lezione di inclusione delle culture, delle personalità e delle diversità, che sono tutte complementari nel concetto del “prossimo tuo” e che si regge su un’unica parola: “passione”. Forti sono state le emozioni di tutti gli associati UCIIM che erano presenti all’Udienza, che hanno vissuto così un momento spirituale importante che ha ristorato e commosso le loro anime. Un successo meritato grazie alle sinergie tra la Presidente Nazionale, Rosalba Candela, la Vice Presidente Vicaria, Anna Bisazza, la Presidente Regionale, Chiara Di Prima e tutto l’ufficio di presidenza; un apprezzamento particolare è stato rivolto alla Presidente Regionale, Chiara Di Prima, Dirigente Scolastico della “Pietro Novelli” di Monreale, per il cospicuo e prezioso contributo nell’aver coordinato molti momenti dell’iter celebrativo, per l’impegno profuso in tutte le fasi di preparazione nonché per aver egregiamente raccordato tutte le sezioni siciliane.
Pubblicato il 19 marzo 2015
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