Siad e Cisal insieme. Firmato accordo a Roma.
Pubblicato il 15 Aprile 2019
di: Francesco Cacioppo
Il Siad, sindacato riconosciuto dall’Aran, entra far parte della confederazione della Cisal. L’annuncio è stato dato dal segretario del Siad Angelo Lo Curto e da Giuseppe Badagliacca della Cisal che, nella sede della Cisal a Roma, hanno sottoscritto l’accordo. Un rapporto di collaborazione, nato per rafforzare le esperienze di organizzazione e tutela, nonché per migliorare la qualità della rappresentanza dei lavoratori della Regione Siciliana. “La scelta – spiegano Lo Curto e Badagliacca - è stata dettata dalla deriva dell’azione sindacale attuata negli ultimi tempi sia dai sindacati confederali che da quelli autonomi, che sta portando alla stipula del contratto del comparto dei dipendenti regionali, che risulta assolutamente svilito e snaturato nella sua essenza dai gravi rilievi avanzati dalla Corte dei Conti, che hanno fatto emergere, in modo evidente, da un lato le ridotte capacità di dialogo e di contrattazione delle delegazioni trattanti e dall’altro i pesanti rilievi mossi alla struttura i anche dei dipendenti del comparto della Regione Siciliana”.
Pubblicato il 15 Aprile 2019
di: Francesco Cacioppo
Il Siad, sindacato riconosciuto dall’Aran, entra far parte della confederazione della Cisal. L’annuncio è stato dato dal segretario del Siad Angelo Lo Curto e da Giuseppe Badagliacca della Cisal che, nella sede della Cisal a Roma, hanno sottoscritto l’accordo. Un rapporto di collaborazione, nato per rafforzare le esperienze di organizzazione e tutela, nonché per migliorare la qualità della rappresentanza dei lavoratori della Regione Siciliana. “La scelta – spiegano Lo Curto e Badagliacca - è stata dettata dalla deriva dell’azione sindacale attuata negli ultimi tempi sia dai sindacati confederali che da quelli autonomi, che sta portando alla stipula del contratto del comparto dei dipendenti regionali, che risulta assolutamente svilito e snaturato nella sua essenza dai gravi rilievi avanzati dalla Corte dei Conti, che hanno fatto emergere, in modo evidente, da un lato le ridotte capacità di dialogo e di contrattazione delle delegazioni trattanti e dall’altro i pesanti rilievi mossi alla struttura i anche dei dipendenti del comparto della Regione Siciliana”.