Rosario Livatino è beato: decisa la data. Ma cerimonia per pochi intimi.
16 Aprile 2021
di: Domenico Cacioppo
A presiedere la celebrazione di beatificazione di Rosario Livatino, il prossimo 9 maggio, sarà il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Domenica 9 maggio è il giorno della beatificazione di Rosario Livatino, il giudice ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990.
Il 22 dicembre 2020 papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto che ne riconosce il martirio “in odio alla fede”. La diocesi di Agrigento ha poi fissato la data della beatificazione. La cerimonia si svolgerà nella cattedrale del capoluogo siciliano.
La coincidenza con Giovanni Paolo II.
Il 9 maggio è una data strettamente legata alla figura di Livatino e di un altro santo. È infatti l’anniversario della visita nel 1993 di san Giovanni Paolo II ad Agrigento. E della sua famosa “invettiva” contro la mafia, con parole molto forti entrate ormai nella storia.
«Dio ha detto una volta: non uccidere. Non può l’uomo, qualsiasi uomo, qualsiasi umana agglomerazione, mafia, non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio. Nel nome di Cristo, mi rivolgo ai responsabili: convertitevi! Un giorno verrà il giudizio di Dio!»
Papa Francesco: testimone esemplare
Nell’udienza al Consiglio superiore della magistratura, il 17 giugno 2014, Papa Francesco definì Livatino “testimone esemplare, giudice leale alle istituzioni, aperto al dialogo, fermo e coraggioso nel difendere la giustizia e la dignità della persona umana”.
La morte di Livatino
Il giovane magistrato morì per mano di quattro killer della Stidda, la mafia agrigentina, lungo la statale che ogni mattina percorreva con la sua utilitaria da Canicattì – dove viveva con i genitori – al tribunale di Agrigento. Aveva rifiutato la scorta sebbene consapevole dei rischi a cui era esposto.
Chi parteciperà alla celebrazione
La celebrazione che ufficializzerà Rosario Livatino come beato della Chiesa, si svolgerà nel rispetto delle misure per il contrasto e il contenimento della pandemia. Il tutto secondo quanto previsto dal Protocollo del 7 maggio 2020 circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo. E integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico.
“L’ingresso – fanno sapere dall’arcidiocesi – in cattedrale sarà pertanto riservato a una rappresentanza di vescovi, presbiteri, religiosi, autorità, familiari e fedeli, che disporranno di apposito pass. La celebrazione sarà trasmessa in diretta su Rai 1”.
16 Aprile 2021
di: Domenico Cacioppo
A presiedere la celebrazione di beatificazione di Rosario Livatino, il prossimo 9 maggio, sarà il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Domenica 9 maggio è il giorno della beatificazione di Rosario Livatino, il giudice ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990.
Il 22 dicembre 2020 papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto che ne riconosce il martirio “in odio alla fede”. La diocesi di Agrigento ha poi fissato la data della beatificazione. La cerimonia si svolgerà nella cattedrale del capoluogo siciliano.
La coincidenza con Giovanni Paolo II.
Il 9 maggio è una data strettamente legata alla figura di Livatino e di un altro santo. È infatti l’anniversario della visita nel 1993 di san Giovanni Paolo II ad Agrigento. E della sua famosa “invettiva” contro la mafia, con parole molto forti entrate ormai nella storia.
«Dio ha detto una volta: non uccidere. Non può l’uomo, qualsiasi uomo, qualsiasi umana agglomerazione, mafia, non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio. Nel nome di Cristo, mi rivolgo ai responsabili: convertitevi! Un giorno verrà il giudizio di Dio!»
Papa Francesco: testimone esemplare
Nell’udienza al Consiglio superiore della magistratura, il 17 giugno 2014, Papa Francesco definì Livatino “testimone esemplare, giudice leale alle istituzioni, aperto al dialogo, fermo e coraggioso nel difendere la giustizia e la dignità della persona umana”.
La morte di Livatino
Il giovane magistrato morì per mano di quattro killer della Stidda, la mafia agrigentina, lungo la statale che ogni mattina percorreva con la sua utilitaria da Canicattì – dove viveva con i genitori – al tribunale di Agrigento. Aveva rifiutato la scorta sebbene consapevole dei rischi a cui era esposto.
Chi parteciperà alla celebrazione
La celebrazione che ufficializzerà Rosario Livatino come beato della Chiesa, si svolgerà nel rispetto delle misure per il contrasto e il contenimento della pandemia. Il tutto secondo quanto previsto dal Protocollo del 7 maggio 2020 circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo. E integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico.
“L’ingresso – fanno sapere dall’arcidiocesi – in cattedrale sarà pertanto riservato a una rappresentanza di vescovi, presbiteri, religiosi, autorità, familiari e fedeli, che disporranno di apposito pass. La celebrazione sarà trasmessa in diretta su Rai 1”.