
Verona: presentazione del libro
"Le insegne cavalleresche autorizzate dalla Repubblica"
di Alessandro Scandola
di: Redazione
Si è svolta sabato 27 febbraio 2016 a Verona, presso il palazzo Castellani di Sermeti, la presentazione del libro "Le insegne cavalleresche autorizzate dalla Repubblica", edito da Vertigo. Sono tra le più alte onorificenze concesse ad un cittadino, particolarmente benemerito nei confronti di una nazione o di una dinastia. Esse ricompensano civili, militari, meriti nel campo delle lettere, delle arti, dell'economia, nell'impegno in cariche pubbliche e in attività svolte a fini sociali e umanitari. Dalla nascita della Repubblica, però, sono comparsi una moltitudine di "falsi Ordini", abili millantatori che, giocando sulle assonanze terminologiche e sulla somiglianza dei simboli vendono ancora oggi cavalierati e titoli nobiliari falsi e senza alcun valore, mietendo vittime anche illustri. Per arginare questo fenomeno e regolamentare il conferimento degli onori nazionali o concessi da un ordinamento diverso da quello italiano, è stata appositamente istituita una legge. Al giorno d'oggi, pochi sanno davvero cosa siano gli Ordini cavallereschi, pochi conoscono la loro storia, le loro tradizioni e quali di questi siano autorizzabili dalle autorità italiane. Per fare chiarezza, Alessandro Scandola scrive un testo completo e puntuale, ricco di informazioni e immagini, indispensabile per chiunque voglia saperne di più. Presenti all’evento: Flavio Tosi, sindaco di Verona, e l’On.le Alberto Lembo, già presidente delle Commissioni Consultive per lo Studio degli Ordini Cavallereschi, istituite presso il Governo.
Alessandro Scandola, nato nel 1972 a Verona dove tutt'ora risiede, è cavaliere dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio. Dopo la musica con lo studio della batteria e delle percussioni, la pittura ad olio e acrilico su tela e la scultura, si dedica all'affascinante mondo cavalleresco, passione che lo accompagna da molti anni. Le insegne cavalleresche autorizzate dalla Repubblica è la sua prima pubblicazione.
Pubblicato il 29 febbraio 2016