Nomina del Procuratore della Repubblica al Tribunale di Roma: si attende la decisione del Consiglio di Stato.
17 Aprile 2021
di: Domenico Cacioppo
Si attende la decisione del Consiglio di Stato sugli appelli di Michele Prestipino Giarritta e del CSM contro la sentenza del TAR Lazio ottenuta da #MarcelloViola, originario di Cammarata. La vicenda è quella che riguarda la nomina del Procuratore della Repubblica al Tribunale di Roma. Marcello Viola, con il patrocinio degli avvocati agrigentini, Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha impugnato innanzi al TAR Lazio i provvedimenti con i quali Prestipino Giarritta è stato nominato Procuratore della Repubblica di Roma. Il TAR Lazio ha accolto il ricorso rilevando come “dalla documentazione relativa all’indagine di Perugia fosse emersa la qualità di parte offesa di Viola rispetto alle “macchinazioni o aspirazioni di altri” e connesse al cosiddetto “Palamara-Gate”. Il TAR, inoltre- spiegano i legali- ha rilevato come la decisione del CSM – di non formulare alcuna proposta volta al conferimento al dott. Viola dell’incarico di Procuratore di Roma – sia immotivata “in assenza di elementi oggettivamente riscontrabili a suo carico” e si ponga in contrasto con la precedente proposta formulata prima dell’avvio dell’indagine di Perugia. Sia il CSM che Prestipino Giarritta hanno proposto appello avverso la suddetta sentenza, chiedendone la sospensione ed evidenziando come la stessa cagionerebbe un grave danno all’Amministrazione della giustizia e inciderebbe sulla continuità nell’espletamento delle funzioni di Procuratore della Repubblica di Roma.” Viola si è costituito innanzi al Consiglio di Stato chiedendo il rigetto dell’appello. Gli avvocati Rubino e Impiduglia hanno sostenuto ” l’infondatezza dell’appello -citando a sostegno dei propri assunti specifici precedenti del Consiglio di Stato – e hanno reiterato taluni motivi di ricorso non esaminati dalla sentenza del TAR Lazio.” Il 15 aprile scorso si è tenuta innanzi al Consiglio di Stato – con modalità telematiche – l’udienza camerale per la trattazione della richiesta di sospensione cautelare della sentenza del TAR Lazio. La decisione del Consiglio di Stato verrà depositata nei prossimi giorni.
17 Aprile 2021
di: Domenico Cacioppo
Si attende la decisione del Consiglio di Stato sugli appelli di Michele Prestipino Giarritta e del CSM contro la sentenza del TAR Lazio ottenuta da #MarcelloViola, originario di Cammarata. La vicenda è quella che riguarda la nomina del Procuratore della Repubblica al Tribunale di Roma. Marcello Viola, con il patrocinio degli avvocati agrigentini, Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha impugnato innanzi al TAR Lazio i provvedimenti con i quali Prestipino Giarritta è stato nominato Procuratore della Repubblica di Roma. Il TAR Lazio ha accolto il ricorso rilevando come “dalla documentazione relativa all’indagine di Perugia fosse emersa la qualità di parte offesa di Viola rispetto alle “macchinazioni o aspirazioni di altri” e connesse al cosiddetto “Palamara-Gate”. Il TAR, inoltre- spiegano i legali- ha rilevato come la decisione del CSM – di non formulare alcuna proposta volta al conferimento al dott. Viola dell’incarico di Procuratore di Roma – sia immotivata “in assenza di elementi oggettivamente riscontrabili a suo carico” e si ponga in contrasto con la precedente proposta formulata prima dell’avvio dell’indagine di Perugia. Sia il CSM che Prestipino Giarritta hanno proposto appello avverso la suddetta sentenza, chiedendone la sospensione ed evidenziando come la stessa cagionerebbe un grave danno all’Amministrazione della giustizia e inciderebbe sulla continuità nell’espletamento delle funzioni di Procuratore della Repubblica di Roma.” Viola si è costituito innanzi al Consiglio di Stato chiedendo il rigetto dell’appello. Gli avvocati Rubino e Impiduglia hanno sostenuto ” l’infondatezza dell’appello -citando a sostegno dei propri assunti specifici precedenti del Consiglio di Stato – e hanno reiterato taluni motivi di ricorso non esaminati dalla sentenza del TAR Lazio.” Il 15 aprile scorso si è tenuta innanzi al Consiglio di Stato – con modalità telematiche – l’udienza camerale per la trattazione della richiesta di sospensione cautelare della sentenza del TAR Lazio. La decisione del Consiglio di Stato verrà depositata nei prossimi giorni.