Macchia nera degli agrumi: ci risiamo
Casi di prodotti provenienti dal Sudafrica e dall’Argentina sono stati riscontrati alle frontiere.
di: Redazione
Come già in passato, le Organizzazioni agricole UE chiedono alla Commissione europea di rafforzare le misure di controllo. La richiesta inviata all’Esecutivo dai rappresentanti degli agricoltori europei punta a prevenire l'ingresso e la diffusione nell’Unione della macchia nera degli agrumi, malattia altamente contagiosa oggi non presente in Europa. Già apparsa alle frontiere dell’UE negli anni scorsi, la malattia è stata riscontrata nelle scorse settimane in alcuni frutti provenienti dal Sudafrica e dall'Argentina. Le Organizzazioni agricole europee temono che l'ingresso nell'Unione della macchia nera degli agrumi sia solo una questione di tempo, a meno che la Commissione europea non vari misure concrete che impediscano la sua diffusione. Si ricorda che recentemente sono stati rilevati 11 casi nelle importazioni di agrumi provenienti dal Sudafrica e 10 dall’Argentina. Questi numeri superano abbondantemente il limite di tolleranza di 5 unità stabilito dall’Esecutivo nella Decisione 2014/422. Lo scorso anno i casi intercettati sono stati 25, mentre nel 2013, 35. “Tutto ciò è inaccettabile e insostenibile - scrive in una nota Copa-Cogeca –, soprattutto perché le misure attualmente in atto non sono sufficienti. A rischio ci sono migliaia di posti di lavoro, 500.000 ettari di agrumeti e una produzione di 11.000.000 di tonnellate di prodotto”. (Fonte: cc- Veneto Agricoltura)
Pubblicato il 9 ottobre 2015
Casi di prodotti provenienti dal Sudafrica e dall’Argentina sono stati riscontrati alle frontiere.
di: Redazione
Come già in passato, le Organizzazioni agricole UE chiedono alla Commissione europea di rafforzare le misure di controllo. La richiesta inviata all’Esecutivo dai rappresentanti degli agricoltori europei punta a prevenire l'ingresso e la diffusione nell’Unione della macchia nera degli agrumi, malattia altamente contagiosa oggi non presente in Europa. Già apparsa alle frontiere dell’UE negli anni scorsi, la malattia è stata riscontrata nelle scorse settimane in alcuni frutti provenienti dal Sudafrica e dall'Argentina. Le Organizzazioni agricole europee temono che l'ingresso nell'Unione della macchia nera degli agrumi sia solo una questione di tempo, a meno che la Commissione europea non vari misure concrete che impediscano la sua diffusione. Si ricorda che recentemente sono stati rilevati 11 casi nelle importazioni di agrumi provenienti dal Sudafrica e 10 dall’Argentina. Questi numeri superano abbondantemente il limite di tolleranza di 5 unità stabilito dall’Esecutivo nella Decisione 2014/422. Lo scorso anno i casi intercettati sono stati 25, mentre nel 2013, 35. “Tutto ciò è inaccettabile e insostenibile - scrive in una nota Copa-Cogeca –, soprattutto perché le misure attualmente in atto non sono sufficienti. A rischio ci sono migliaia di posti di lavoro, 500.000 ettari di agrumeti e una produzione di 11.000.000 di tonnellate di prodotto”. (Fonte: cc- Veneto Agricoltura)
Pubblicato il 9 ottobre 2015