La Commissione lancia un nuovo indicatore di innovazione
Il nuovo indicatore proposto dalla Commissione europea evidenzia che la Svezia, la Germania, l’Irlanda e il Lussemburgo sono gli Stati membri dell’UE che sfruttano al meglio l’innovazione. L’indicatore dei risultati dell’innovazione calcola la misura in cui le idee provenienti da settori innovativi riescono a raggiungere il mercato e creano migliori posti di lavoro in un’Europa più competitiva. L’indicatore è stato sviluppato su richiesta dei leader dell’UE per confrontare le strategie nazionali in materia di innovazione ed evidenzia il permanere di differenze significative tra i paesi dell’UE. Nel contesto internazionale l’UE nel suo insieme registra buoni risultati, sebbene non riesca a tenere il passo con alcune delle economie più innovative del mondo.
Máire Geoghegan-Quinn, commissaria per la ricerca, l’innovazione e la scienza, ha affermato: “L’Unione europea deve riuscire a trasformare un numero maggiore di idee in prodotti e servizi di successo per essere leader nell’economia globale. Dobbiamo anche colmare un preoccupante “divario di innovazione”. L’indicatore proposto ci aiuterà a misurare i progressi registrati e a individuare i settori in cui occorre intervenire.”
Il nuovo indicatore proposto riporta differenze notevoli nei risultati dell’innovazione tra gli Stati membri dell’UE (con la media dell’UE fissata a 100 nel 2010):
Máire Geoghegan-Quinn, commissaria per la ricerca, l’innovazione e la scienza, ha affermato: “L’Unione europea deve riuscire a trasformare un numero maggiore di idee in prodotti e servizi di successo per essere leader nell’economia globale. Dobbiamo anche colmare un preoccupante “divario di innovazione”. L’indicatore proposto ci aiuterà a misurare i progressi registrati e a individuare i settori in cui occorre intervenire.”
Il nuovo indicatore proposto riporta differenze notevoli nei risultati dell’innovazione tra gli Stati membri dell’UE (con la media dell’UE fissata a 100 nel 2010):
I paesi dell’UE che registrano i risultati migliori basano la propria forza sui seguenti fattori: un’economia con molti settori a elevata intensità di ricerca, aziende innovative in rapida crescita, un numero elevato di brevetti e competitività delle esportazioni.
La novità dell’indicatore proposto è che si concentra sui risultati dell’innovazione ed è quindi complementare al quadro di valutazione dell’Unione per l’innovazione (IUS) e all’indice sintetico dell’innovazione (SII) elaborati dalla Commissione (IP/13/270). Questi strumenti valutano in modo più approfondito i risultati in termini di innovazione degli Stati membri e dell’UE sulla base di un ampio ventaglio di 24 indicatori di innovazione, che comprendono fattori di sviluppo, attività delle imprese e risultati.
Lo spettro dei risultati dell’innovazione è vasto ed essi differiscono da un settore all’altro. L’indicatore proposto si basa su quattro componenti selezionati in base alla loro pertinenza rispetto alle politiche:
La novità dell’indicatore proposto è che si concentra sui risultati dell’innovazione ed è quindi complementare al quadro di valutazione dell’Unione per l’innovazione (IUS) e all’indice sintetico dell’innovazione (SII) elaborati dalla Commissione (IP/13/270). Questi strumenti valutano in modo più approfondito i risultati in termini di innovazione degli Stati membri e dell’UE sulla base di un ampio ventaglio di 24 indicatori di innovazione, che comprendono fattori di sviluppo, attività delle imprese e risultati.
Lo spettro dei risultati dell’innovazione è vasto ed essi differiscono da un settore all’altro. L’indicatore proposto si basa su quattro componenti selezionati in base alla loro pertinenza rispetto alle politiche:
- innovazione tecnologica misurata per mezzo del numero di brevetti;
- occupazione in attività ad alta intensità di conoscenza, in percentuale rispetto all’occupazione totale;
- competitività dei beni e dei servizi a elevata intensità di conoscenza, basata sul contributo della bilancia commerciale dei prodotti ad alta e media tecnologia al totale della bilancia commerciale e sulla quota rappresentata dall’esportazione di servizi ad alta intensità di conoscenza rispetto al totale dei servizi esportati;
- occupazione nelle imprese in rapida crescita in settori innovativi.
Contesto
La strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva si basa su cinque indicatori principali. Uno di essi consiste nel migliorare le condizioni della ricerca e dello sviluppo (R&S), al fine di portare il livello degli investimenti pubblici e privati combinati a favore di R&S al 3% del PIL. Per integrare l’indicatore dell’intensità di R&S, il Consiglio europeo ha incaricato la Commissione di sviluppare un unico indicatore di innovazione.
La strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva si basa su cinque indicatori principali. Uno di essi consiste nel migliorare le condizioni della ricerca e dello sviluppo (R&S), al fine di portare il livello degli investimenti pubblici e privati combinati a favore di R&S al 3% del PIL. Per integrare l’indicatore dell’intensità di R&S, il Consiglio europeo ha incaricato la Commissione di sviluppare un unico indicatore di innovazione.