Napoli:
Inaugurazione Anno Scolastico 2015/16
Tradizionale augurio del Presidente della Repubblica
Presenti le più motivate ed impegnate istituzioni scolastiche
Tra queste la "P. Novelli" di Monreale
di: Maria Rosa Buono
Molti eventi istituzionali non si identificano semplicemente con solenni e formali parate, ma rappresentano egregiamente un mondo di tradizioni, di buone prassi quotidiane che definiscono la natura efficace di quel processo di identificazione ed appartenenza sociale, imprescindibili per valorizzare una adeguata coesione ed unità nazionale. La celebrazione del nuovo anno scolastico è una di queste. La scuola è la chiave di volta per la maturazione di una reale coscienza civile, un microcosmo di impegno e dedizione, necessari per accedere, da uomini e donne consapevoli, cittadini dello stato, al macrocosmo costituito dalla società. Il 28 settembre 2015 il tradizionale augurio del Presidente della Repubblica agli studenti ed ai docenti italiani, ha avuto luogo non nella consueta prestigiosa sede, ma in una scuola di una terra difficile,di una città martoriata dalla criminalità e da molteplici disagi sociali, Napoli. Presenti le più motivate ed impegnate istituzioni scolastiche dell'intero territorio nazionale , tra cui la D.D. "P. Novelli" di Monreale, ben rappresenta dalla sua dirigente dott.ssa Chiara Di Prima e da un gruppo di alunni, che si sono distinti nei molteplici percorsi didattici programmati all'interno delle attività della scuola stessa, accompagnati da alcuni docenti. La D.D. "P Novelli" rappresenta, con determinazione, un modo attivo di fare scuola, centrato sulla valorizzazione della persona, in un clima educativo inclusivo ed aperto alle innovazioni. Essa si propone, quotidianamente, di superare ogni barriera per costruire l'humus accogliente che istruisca ed affascini le giovani menti, perfettamente in sintonia con la frase di Malala, ricordata dal Presidente: "Un bambino, un insegnante, un libro ed una penna possono cambiare il mondo" .Anche esperienze educative come questa, che vedono interagire empaticamente tutti gli attori dello stesso palcoscenico, possono coltivare il germe del cambiamento e della crescita consapevole di una scuola che, interagendo con il territorio, può spianare le catene montuose, costituite dall'ignoranza, dal pregiudizio, dall'esclusione, indicando percorsi umani efficaci e personali, che si intrecciano con la realtà e con la vita.
Pubblicato il 28 settembre 2015
Inaugurazione Anno Scolastico 2015/16
Tradizionale augurio del Presidente della Repubblica
Presenti le più motivate ed impegnate istituzioni scolastiche
Tra queste la "P. Novelli" di Monreale
di: Maria Rosa Buono
Molti eventi istituzionali non si identificano semplicemente con solenni e formali parate, ma rappresentano egregiamente un mondo di tradizioni, di buone prassi quotidiane che definiscono la natura efficace di quel processo di identificazione ed appartenenza sociale, imprescindibili per valorizzare una adeguata coesione ed unità nazionale. La celebrazione del nuovo anno scolastico è una di queste. La scuola è la chiave di volta per la maturazione di una reale coscienza civile, un microcosmo di impegno e dedizione, necessari per accedere, da uomini e donne consapevoli, cittadini dello stato, al macrocosmo costituito dalla società. Il 28 settembre 2015 il tradizionale augurio del Presidente della Repubblica agli studenti ed ai docenti italiani, ha avuto luogo non nella consueta prestigiosa sede, ma in una scuola di una terra difficile,di una città martoriata dalla criminalità e da molteplici disagi sociali, Napoli. Presenti le più motivate ed impegnate istituzioni scolastiche dell'intero territorio nazionale , tra cui la D.D. "P. Novelli" di Monreale, ben rappresenta dalla sua dirigente dott.ssa Chiara Di Prima e da un gruppo di alunni, che si sono distinti nei molteplici percorsi didattici programmati all'interno delle attività della scuola stessa, accompagnati da alcuni docenti. La D.D. "P Novelli" rappresenta, con determinazione, un modo attivo di fare scuola, centrato sulla valorizzazione della persona, in un clima educativo inclusivo ed aperto alle innovazioni. Essa si propone, quotidianamente, di superare ogni barriera per costruire l'humus accogliente che istruisca ed affascini le giovani menti, perfettamente in sintonia con la frase di Malala, ricordata dal Presidente: "Un bambino, un insegnante, un libro ed una penna possono cambiare il mondo" .Anche esperienze educative come questa, che vedono interagire empaticamente tutti gli attori dello stesso palcoscenico, possono coltivare il germe del cambiamento e della crescita consapevole di una scuola che, interagendo con il territorio, può spianare le catene montuose, costituite dall'ignoranza, dal pregiudizio, dall'esclusione, indicando percorsi umani efficaci e personali, che si intrecciano con la realtà e con la vita.
Pubblicato il 28 settembre 2015