
Fondi strutturali:
concluso viaggio in Sicilia delegazione Parlamento Europeo
di: Redazione
Si è concluso nei giorni scorsi il viaggio di tre giorni di una delegazione di rappresentanti della commissione Sviluppo regionale del Parlamento europeo nella Sicilia sud-orientale per valutare l’uso dei fondi strutturali europei. “Se la Sicilia usa bene i finanziamenti provenienti dalla politica di coesione, a guadagnarne non è solo l’isola stessa ma tutta l’Europa - ha detto l’eurodeputato a capo della delegazione Younous Omarjee. Ogni anno le frodi sui fondi europei ammontano a 400 milioni di euro, e riguardano molti Stati europei. Quindi non ha senso puntare il dito solo sulla Sicilia”. Gli europarlamentari, 12 e provenienti da otto paesi, hanno iniziato il loro viaggio partendo da Catania, dove hanno visitato il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia e lo stabilimento di pannelli fotovoltaici 3Sun, per poi trasferirsi a Modica, il cui castello è stato restaurato grazie ai fondi europei. Nella delegazione ci sono tre italiani: Salvatore Cicu (popolari), Rosa D’Amato (euro-scettici) e Michela Giuffrida (socialisti e democratici). È stata proprio quest’ultima a proporre l’iniziativa ai colleghi in commissione Sviluppo regionale. “Sono convinta che ogni deputato europeo abbia un preciso mandato − ha detto la Giuffrida −, che è quello di rappresentare nella volontà popolare il proprio territorio e fare di tutto perché il divario che alcune regioni devono colmare venga sempre tenuto in considerazione nel lavoro di tutti i giorni. Per questo tengo in maniera particolare a questa visita”. “I Fondi strutturali rappresentano, in alcune circostanze, fino all’80% degli strumenti di sviluppo a disposizione delle Regioni − ha affermato l’eurodeputato sloveno Franc Bogovic (popolari) −. Sono la vera dimostrazione pratica di cosa vuol dire solidarietà a livello europeo, e per questo sono così importanti. La cooperazione fra istituzioni e progetti come quelli che abbiamo visitato oggi è l’unica maniera di fare in modo che i giovani restino in Sicilia”. Il Sindaco di Catania Enzo Bianco ha fatto tre richieste agli eurodeputati: “Chiediamo la reintroduzione di meccanismi che premiano gli investimenti che hanno successo, come il credito d’imposta per le imprese; di rompere il circolo vizioso per cui mancano i soldi per la progettazione, e senza progettazione non si può partecipare ai bandi europei e quindi non si accede ai fondi comunitari; un accesso più diretto ai Fondi comunitari, con meno burocrazia”. Dello stesso avviso è stato l’europarlamentare del Regno Unito Derek Vaugham (socialisti e democratici): “Dobbiamo diminuire la burocrazia legata all’utilizzo dei fondi strutturali che possono essere utili anche per la gestione dell’attuale emergenza immigrazione. Per questo invito le autorità siciliane ad avviare discussioni in materia con la Commissione europea”. (Fonte: AICCRE)
Pubblicato il 1 ottobre 2015
concluso viaggio in Sicilia delegazione Parlamento Europeo
di: Redazione
Si è concluso nei giorni scorsi il viaggio di tre giorni di una delegazione di rappresentanti della commissione Sviluppo regionale del Parlamento europeo nella Sicilia sud-orientale per valutare l’uso dei fondi strutturali europei. “Se la Sicilia usa bene i finanziamenti provenienti dalla politica di coesione, a guadagnarne non è solo l’isola stessa ma tutta l’Europa - ha detto l’eurodeputato a capo della delegazione Younous Omarjee. Ogni anno le frodi sui fondi europei ammontano a 400 milioni di euro, e riguardano molti Stati europei. Quindi non ha senso puntare il dito solo sulla Sicilia”. Gli europarlamentari, 12 e provenienti da otto paesi, hanno iniziato il loro viaggio partendo da Catania, dove hanno visitato il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia e lo stabilimento di pannelli fotovoltaici 3Sun, per poi trasferirsi a Modica, il cui castello è stato restaurato grazie ai fondi europei. Nella delegazione ci sono tre italiani: Salvatore Cicu (popolari), Rosa D’Amato (euro-scettici) e Michela Giuffrida (socialisti e democratici). È stata proprio quest’ultima a proporre l’iniziativa ai colleghi in commissione Sviluppo regionale. “Sono convinta che ogni deputato europeo abbia un preciso mandato − ha detto la Giuffrida −, che è quello di rappresentare nella volontà popolare il proprio territorio e fare di tutto perché il divario che alcune regioni devono colmare venga sempre tenuto in considerazione nel lavoro di tutti i giorni. Per questo tengo in maniera particolare a questa visita”. “I Fondi strutturali rappresentano, in alcune circostanze, fino all’80% degli strumenti di sviluppo a disposizione delle Regioni − ha affermato l’eurodeputato sloveno Franc Bogovic (popolari) −. Sono la vera dimostrazione pratica di cosa vuol dire solidarietà a livello europeo, e per questo sono così importanti. La cooperazione fra istituzioni e progetti come quelli che abbiamo visitato oggi è l’unica maniera di fare in modo che i giovani restino in Sicilia”. Il Sindaco di Catania Enzo Bianco ha fatto tre richieste agli eurodeputati: “Chiediamo la reintroduzione di meccanismi che premiano gli investimenti che hanno successo, come il credito d’imposta per le imprese; di rompere il circolo vizioso per cui mancano i soldi per la progettazione, e senza progettazione non si può partecipare ai bandi europei e quindi non si accede ai fondi comunitari; un accesso più diretto ai Fondi comunitari, con meno burocrazia”. Dello stesso avviso è stato l’europarlamentare del Regno Unito Derek Vaugham (socialisti e democratici): “Dobbiamo diminuire la burocrazia legata all’utilizzo dei fondi strutturali che possono essere utili anche per la gestione dell’attuale emergenza immigrazione. Per questo invito le autorità siciliane ad avviare discussioni in materia con la Commissione europea”. (Fonte: AICCRE)
Pubblicato il 1 ottobre 2015