Sprechi: ogni famiglia butta 200 grammi di cibo a settimana
I dati del Ministero dell’Ambiente
di: Vita Di Campo
I numeri dello spreco alimentare nel nostro Paese sono inaccettabili. Secondo il Rapporto 2013 sullo spreco domestico dell’Osservatorio Waste Watcher ogni famiglia italiana butta in media circa 200 grammi di cibo la settimana: il risparmio complessivo possibile ammonterebbe dunque a circa 8,7 miliardi di euro. Secondo i monitoraggi di Last Minute Market, inoltre, in un anno si potrebbero recuperare in Italia 1,2 milioni di tonnellate di derrate che rimangono sui campi, oltre 2 milioni di tonnellate di cibo dall’industria agro-alimentare e più di 300mila tonnellate dalla distribuzione. “Queste cifre – sostiene il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando - dimostrano come buttare il cibo sia un oltraggio all’uomo e all’ambiente che dobbiamo cominciare a combattere con serietà e concretezza. Prevenire lo spreco non è soltanto un’occasione da cogliere per redistribuire risorse a chi ne ha più bisogno ma rappresenta anche un modo per combattere lo sperpero inutile di risorse naturali, fra cui terra, acqua ed energia, utilizzate nei diversi anelli della filiera: dal campo fino alla tavola. A testimonianza del valore che viene riconosciuto a questa nostra iniziativa, segnalo con piacere l’immediata adesione della Fao nella figura del team leader di Save food, una delle campagne internazionali più importanti. La strategia per contrastare lo spreco alimentare è parte integrante del Piano nazionale di prevenzione dei rifiuti che abbiamo presentato in ottobre e si inserisce anche nel filone delle iniziative che il ministero dell’Ambiente legherà all’Expo2015 di Milano”. Con l'istituzione del gruppo di lavoro di prevenzione dello spreco alimentare decolla la strategia del ministro dell'Ambiente Andrea Orlando contro il cibo che finisce nella spazzatura, progetto che rientra nel Piano nazionale di prevenzione dei rifiuti presentato lo scorso ottobre. L'Italia si dota così di un Programma nazionale di prevenzione degli sprechi alimentari (Pinpas) e su iniziativa del gruppo di lavoro coordinato da Andrea Segrè, il 5 febbraio 2014 saranno convocati a Roma gli Stati generali contro lo spreco alimentare in Italia. Il 5 febbraio diventa così la “Giornata nazionale contro lo spreco alimentare” in Italia. Fra le priorità, l'istituzione dell'Anno europeo contro lo spreco nel 2015, in concomitanza con l'Expo di Milano e, ad aprile 2014, la presentazione del Piano Nazionale di Prevenzione dello Spreco definito con la Consulta. Il Pinpas avrà il compito di delineare gli aspetti che riguardano la prevenzione degli sprechi alimentari e si concentrerà sulla definizione di misure volte a ridurne la quantità. Attraverso la promozione della prima campagna di sensibilizzazione nazionale contro lo spreco alimentare in Italia, il Pinpas potrà incidere anche sul piano domestico, fra il frigorifero e la pattumiera di casa, dove lo spreco alimentare arriva a toccare lo 0,5 % del Pil.
Pubblicato il 3 febbraio 2014
I dati del Ministero dell’Ambiente
di: Vita Di Campo
I numeri dello spreco alimentare nel nostro Paese sono inaccettabili. Secondo il Rapporto 2013 sullo spreco domestico dell’Osservatorio Waste Watcher ogni famiglia italiana butta in media circa 200 grammi di cibo la settimana: il risparmio complessivo possibile ammonterebbe dunque a circa 8,7 miliardi di euro. Secondo i monitoraggi di Last Minute Market, inoltre, in un anno si potrebbero recuperare in Italia 1,2 milioni di tonnellate di derrate che rimangono sui campi, oltre 2 milioni di tonnellate di cibo dall’industria agro-alimentare e più di 300mila tonnellate dalla distribuzione. “Queste cifre – sostiene il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando - dimostrano come buttare il cibo sia un oltraggio all’uomo e all’ambiente che dobbiamo cominciare a combattere con serietà e concretezza. Prevenire lo spreco non è soltanto un’occasione da cogliere per redistribuire risorse a chi ne ha più bisogno ma rappresenta anche un modo per combattere lo sperpero inutile di risorse naturali, fra cui terra, acqua ed energia, utilizzate nei diversi anelli della filiera: dal campo fino alla tavola. A testimonianza del valore che viene riconosciuto a questa nostra iniziativa, segnalo con piacere l’immediata adesione della Fao nella figura del team leader di Save food, una delle campagne internazionali più importanti. La strategia per contrastare lo spreco alimentare è parte integrante del Piano nazionale di prevenzione dei rifiuti che abbiamo presentato in ottobre e si inserisce anche nel filone delle iniziative che il ministero dell’Ambiente legherà all’Expo2015 di Milano”. Con l'istituzione del gruppo di lavoro di prevenzione dello spreco alimentare decolla la strategia del ministro dell'Ambiente Andrea Orlando contro il cibo che finisce nella spazzatura, progetto che rientra nel Piano nazionale di prevenzione dei rifiuti presentato lo scorso ottobre. L'Italia si dota così di un Programma nazionale di prevenzione degli sprechi alimentari (Pinpas) e su iniziativa del gruppo di lavoro coordinato da Andrea Segrè, il 5 febbraio 2014 saranno convocati a Roma gli Stati generali contro lo spreco alimentare in Italia. Il 5 febbraio diventa così la “Giornata nazionale contro lo spreco alimentare” in Italia. Fra le priorità, l'istituzione dell'Anno europeo contro lo spreco nel 2015, in concomitanza con l'Expo di Milano e, ad aprile 2014, la presentazione del Piano Nazionale di Prevenzione dello Spreco definito con la Consulta. Il Pinpas avrà il compito di delineare gli aspetti che riguardano la prevenzione degli sprechi alimentari e si concentrerà sulla definizione di misure volte a ridurne la quantità. Attraverso la promozione della prima campagna di sensibilizzazione nazionale contro lo spreco alimentare in Italia, il Pinpas potrà incidere anche sul piano domestico, fra il frigorifero e la pattumiera di casa, dove lo spreco alimentare arriva a toccare lo 0,5 % del Pil.
Pubblicato il 3 febbraio 2014