
Nasce la Carta dei mieli mediterranei
L’accordo, firmato a Tunisi, raggruppa 10 Paesi, anche europei
di: Redazione
La Carta dei mieli del Mediterraneo fa suoi i requisiti stabiliti dall’UE in tema di qualità del prodotto, come previsto dalle Direttive 2001/110/Ce e 2014/63 UE. L’accordo rappresenta il risultato principale del VII° Forum dell'Apicoltura del Mediterraneo, svoltosi a Tunisi e a cui hanno partecipato 22 associazioni e cooperative di apicoltori di dieci Paesi del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente: Albania, Algeria, Egitto, Giordania, Iraq, Italia, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia, aderenti ad Apimed, la Federazione degli Apicoltori del Mediterraneo, che rappresenta poco meno di 366 mila apicoltori, che gestiscono oltre 5 milioni di alveari, per una produzione media annua di 70.500 t di miele. In pratica, sottoscrivendo la Carta, le associazioni dei Paesi extra UE aderenti alla Federazione, si sono impegnate a far rispettare dai loro soci i requisiti minimi di qualità dei mieli previsti dalla normativa europea e anche a promuoverne l'adozione a livello nazionale. La Carta costituisce, per i Paesi aderenti, uno strumento forte per contrastare la concorrenza sleale di produzioni di bassa qualità che non potrebbero più essere commercializzate entro i loro confini con la dicitura “Miele”. I promotori auspicano ora che anche altri Paesi della sponda nord del Mediterraneo aderiscano ad Apimed: dalla Francia, timorosa di una standardizzazione del prodotto, alla Spagna, sensibile al tema dell'impiego di pesticidi nocivi per le api. (Fonte: edsic)
L’accordo, firmato a Tunisi, raggruppa 10 Paesi, anche europei
di: Redazione
La Carta dei mieli del Mediterraneo fa suoi i requisiti stabiliti dall’UE in tema di qualità del prodotto, come previsto dalle Direttive 2001/110/Ce e 2014/63 UE. L’accordo rappresenta il risultato principale del VII° Forum dell'Apicoltura del Mediterraneo, svoltosi a Tunisi e a cui hanno partecipato 22 associazioni e cooperative di apicoltori di dieci Paesi del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente: Albania, Algeria, Egitto, Giordania, Iraq, Italia, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia, aderenti ad Apimed, la Federazione degli Apicoltori del Mediterraneo, che rappresenta poco meno di 366 mila apicoltori, che gestiscono oltre 5 milioni di alveari, per una produzione media annua di 70.500 t di miele. In pratica, sottoscrivendo la Carta, le associazioni dei Paesi extra UE aderenti alla Federazione, si sono impegnate a far rispettare dai loro soci i requisiti minimi di qualità dei mieli previsti dalla normativa europea e anche a promuoverne l'adozione a livello nazionale. La Carta costituisce, per i Paesi aderenti, uno strumento forte per contrastare la concorrenza sleale di produzioni di bassa qualità che non potrebbero più essere commercializzate entro i loro confini con la dicitura “Miele”. I promotori auspicano ora che anche altri Paesi della sponda nord del Mediterraneo aderiscano ad Apimed: dalla Francia, timorosa di una standardizzazione del prodotto, alla Spagna, sensibile al tema dell'impiego di pesticidi nocivi per le api. (Fonte: edsic)