
Bullismo…
...cosa si può fare?
“BullisNO”, una mostra fotografica a Milano di Raffaello Signore
di Domenico Cacioppo
L’obiettivo principale della mostra, patrocinata dal Senato della Repubblica e inaugurata a Milano, domenica 20 novembre presso Atelier in Corso Como n.5, è far riconoscere ai bambini/ragazzi/genitori/adulti cos’è il bullismo, capirne l’importanza e in che modo si può affrontare. “Il progetto fotografico da me curato – afferma Raffaello Signore, fotografo specializzato in ritratti B/N e non solo – porta all’attenzione dello spettatore alcuni momenti di azioni (simulate) perpetrate da soggetti violenti (bulli), eseguite nel classico ambito delle dinamiche di gruppo giovanile.” Una mostra di foto con immagini forti e toccanti che sicuramente evocano un sentimento di avversione e condanna nei confronti del bullismo. La collaborazione delle Istituzioni, a vari livelli, è fondamentale per coinvolgere i giovani ad affrontare il problema superando l’ostacolo dell’omertà delle vittime di bullismo, comune nella maggioranza dei casi. Sono tantissimi, infatti, i ragazzi che ogni giorno subiscono violenze fisiche e morali, ricevendo insulti, offese e spesso aggressioni che rimangono come macchie indelebili sulla loro pelle. Il progetto fotografico nasce proprio dalla volontà di migliorare la qualità del vivere e le opportunità educative e relazionali dei giovani, offrendo, attraverso la mostra, il sostegno alla lotta ad ogni forma di discriminazione.
Pubblicato il 21 novembre 2016
...cosa si può fare?
“BullisNO”, una mostra fotografica a Milano di Raffaello Signore
di Domenico Cacioppo
L’obiettivo principale della mostra, patrocinata dal Senato della Repubblica e inaugurata a Milano, domenica 20 novembre presso Atelier in Corso Como n.5, è far riconoscere ai bambini/ragazzi/genitori/adulti cos’è il bullismo, capirne l’importanza e in che modo si può affrontare. “Il progetto fotografico da me curato – afferma Raffaello Signore, fotografo specializzato in ritratti B/N e non solo – porta all’attenzione dello spettatore alcuni momenti di azioni (simulate) perpetrate da soggetti violenti (bulli), eseguite nel classico ambito delle dinamiche di gruppo giovanile.” Una mostra di foto con immagini forti e toccanti che sicuramente evocano un sentimento di avversione e condanna nei confronti del bullismo. La collaborazione delle Istituzioni, a vari livelli, è fondamentale per coinvolgere i giovani ad affrontare il problema superando l’ostacolo dell’omertà delle vittime di bullismo, comune nella maggioranza dei casi. Sono tantissimi, infatti, i ragazzi che ogni giorno subiscono violenze fisiche e morali, ricevendo insulti, offese e spesso aggressioni che rimangono come macchie indelebili sulla loro pelle. Il progetto fotografico nasce proprio dalla volontà di migliorare la qualità del vivere e le opportunità educative e relazionali dei giovani, offrendo, attraverso la mostra, il sostegno alla lotta ad ogni forma di discriminazione.
Pubblicato il 21 novembre 2016