
50 ANNI FA IL TERREMOTO CHE DISTRUSSE IL BELICE
di: Redazione
Al via, ieri, le manifestazioni in occasione del 50° anniversario del terremoto del Belice, che si verificò nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968, radendo al suolo diversi paesi della Valle del Belice. Al Teatro comunale L'Idea di Sambuca di Sicilia, alla presenza di autorità civili, militari e religiose, del Prefetto di Agrigento Nicola Diomede, del Questore di Agrigento Maurizio Auriemma, dell'ex sindaco di Verona Flavio Tosi, della senatrice Patrizia Bisinella, si è svolto l'evento, curato da Tanino Bonifacio, "In Memoria del Belice, Uomini & Racconti". Brani letti e interpretati dal noto attore napoletano, Alessandro Preziosi con l'accompagnamento musicale di Lello Analfino. Letture tratte dagli scritti di Leonardo Sciascia, Danilo Dolci, Don Antonio Riboldi, Papa Giovanni Paolo II, Ludovico Corrao, Vincenzo Consolo. Quel tragico terremoto del 15 gennaio 1968, momenti concitati e di enorme drammaticità.
Leonardo Sciascia, come cronista, scrisse all'indomani del terremoto: "A Santa Margherita, dodici ore dopo la sciagura non è ancora arrivata né una tenda, né una coperta, né un pezzo di pane".
Papa Giovanni Paolo II nel celebrare la Santa Messa, il 20 novembre 1982, nella Valle del Belice, disse: "Ho voluto che la mia prima sosta tra le genti di Sicilia fosse qui, nella terra del Belice. Saluto Voi, Uomini e Donne di questa terra, che avete vissuto l'esperienza sconvolgente di quella notte tea il 14 e il 15 gennaio 1968 ed avete affrontato, senza lasciarvene piegare, gli indicibili disagi che ad essa hanno fatto seguito in tutti questi anni.
Saluto in particolar modo voi giovani, che muovevate allora primi passi nell'esistenza o che non eravate nati ancora: il futuro della Valle del Belice è nelle vostre mani".
S.S. Giovanni Paolo II
di: Redazione
Al via, ieri, le manifestazioni in occasione del 50° anniversario del terremoto del Belice, che si verificò nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968, radendo al suolo diversi paesi della Valle del Belice. Al Teatro comunale L'Idea di Sambuca di Sicilia, alla presenza di autorità civili, militari e religiose, del Prefetto di Agrigento Nicola Diomede, del Questore di Agrigento Maurizio Auriemma, dell'ex sindaco di Verona Flavio Tosi, della senatrice Patrizia Bisinella, si è svolto l'evento, curato da Tanino Bonifacio, "In Memoria del Belice, Uomini & Racconti". Brani letti e interpretati dal noto attore napoletano, Alessandro Preziosi con l'accompagnamento musicale di Lello Analfino. Letture tratte dagli scritti di Leonardo Sciascia, Danilo Dolci, Don Antonio Riboldi, Papa Giovanni Paolo II, Ludovico Corrao, Vincenzo Consolo. Quel tragico terremoto del 15 gennaio 1968, momenti concitati e di enorme drammaticità.
Leonardo Sciascia, come cronista, scrisse all'indomani del terremoto: "A Santa Margherita, dodici ore dopo la sciagura non è ancora arrivata né una tenda, né una coperta, né un pezzo di pane".
Papa Giovanni Paolo II nel celebrare la Santa Messa, il 20 novembre 1982, nella Valle del Belice, disse: "Ho voluto che la mia prima sosta tra le genti di Sicilia fosse qui, nella terra del Belice. Saluto Voi, Uomini e Donne di questa terra, che avete vissuto l'esperienza sconvolgente di quella notte tea il 14 e il 15 gennaio 1968 ed avete affrontato, senza lasciarvene piegare, gli indicibili disagi che ad essa hanno fatto seguito in tutti questi anni.
Saluto in particolar modo voi giovani, che muovevate allora primi passi nell'esistenza o che non eravate nati ancora: il futuro della Valle del Belice è nelle vostre mani".
S.S. Giovanni Paolo II